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Trekka:

 

In navigazione al largo di Viareggio 

 

Finalmente il guscio pronto con la chiglia a parte fu caricato su di un camion e trasferito vicino a casa in una carrozzeria per la verniciatura. Avevo ordinato nel frattempo alla Stoppani tutta la vernice necessaria: dal fondo all'antivegetativa (senza rame) per l'opera viva nonche' le varie vernici di finitura per l'opera morta.

 

Ho provveduto a fissare rotaie, oblo', winch, rinvii ecc. e ricevuto l'albero da Canclini, Trekka e' stata finalmente portata a Mandello del Lario presso la Lega Navale per la messa in acqua. Fissata la chiglia e sistemato l'albero supereando mille piccoli problemi e contrattempi, ecco il giorno del varo.

 

Non nascondo di aver vissuto intensamente la nascita della mia amata barca quasi come la nascita dei miei tre figli!!!

 

Ovviamente mancava tutto l'arredo interno, la strumentazione ecc. che avrei comunque preparato seguendo i disegni e le istruzioni del sempre fidato Architetto che mi seguiva anche se telefonicamente o per fax con suggerimenti e dritte per far si' che il tutto andasse a buon fine.

 

Finalmente in acqua dopo il doveroso battesimo con una bottiglia di italianissimo champagne di Franciacorta, usciamo (tutti a bordo figli e moglie) dal porticciolo con, lo confesso, un groppo alla gola per lo zampillare dell'acqua da uno dei perni della chiglia. Il motore (gia' installato a suo tempo in cantiere, il fidato Farimann 12 hp – Nanni) era un violino e, fatto un breve giro antistante il porto, subito rientro per colmare la falla. Sentito Abrami e sostituiti due perni che fissavano la chiglia di nuovo in acqua e questa volta si poteva andare all'ormeggio a Lierna con il cuore piu' leggero.

 

La veleria Vigano' aveva chiamato per il ritiro delle vele e nel frattempo avevo provveduto all'acquisto dei vari compensati marini presso la Bellotti il tutto accatastato a meta' strada presso un'amico falegname.

 

Un'altra cosa che devo ammettere e' l'errore di aver preteso di fare gli interni con la barca in acqua (non fatelo).

 

Il risultato non e' stato e non lo e' tuttora dei migliori.

 

Ma tante', volevo usare il Trekka il prima possibile, e quindi alternavo brevi uscite di messa a punto con la misurazione di paratie e quant'altro che portavo al falegname che provvedeva al taglio dei compensati.

Il tutto veniva caricato in auto e messo in opera piano piano, lavoro lunghissimo e ancora oggi non terminato.... 



 



 
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